Questo post l’ha scritto una nostra cara amica, Valeria, che ha avuto la fortuna di andare a vedere a teatro, e conoscere, una grande persona, Simona Atzori, una donna che sa volare pur non avendo le ali.
Ho letto il suo libro d’un fiato e credo che possa essere un esempio per tutti, per ricordarci di essere felici per quello che si ha (e non fermandoci su quello che ci manca).
Ecco quello che Simona è stata in grado di trasmettere durante il suo spettacolo….

Simona Atzori
Se vi dico Simona Atzori probabilmente molti non capiranno di chi sto parlando, ma se dico “la ballerina senza braccia” sicuramente vi sarà capitato di vederla in qualche trasmissione.
Giovedì 4 Dicembre sono stata invitata (da Paola e Rossella che ringrazio infinitamente per l’opportunità) al teatro Regio di Parma, per assistere ad un suo spettacolo.
Il balletto dal titolo “La stanza viola” era rappresentato da Simona ed altri quattro ballerini (la componente maschile direttamente dalla “Scala di Milano”). La stanza viola rappresenta un po’ la “stanza ” di tutti noi, con uno specchio sempre presente sulla scena, simbolo della necessità di guardarsi dentro (anche se spesso abbiamo paura di farlo); ogni spezzone era accompagnato da una luce ora bianca, ora rossa, ora blu (fino a fondersi nel colore viola) per “danzare” l’ amore in tutte le sue forme, perché… “non devi aver paura di essere come sei: l’ amore non può avere un colore solo“.

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